Azienda a Pontedera, in Toscana, negli anni ’50: Portos entra alla Piaggio, scelto tra tanti candidati da esperti ingegneri che vedono in lui le doti giuste. La Vespa fa muovere l’Italia, e le mani di Portos contribuiscono a far nascere lo scooter più famoso del mondo. Arrivano gli anni ’60, quelli del “boom”, e nel fermento generale del momento Portos decide di lasciare la Piaggio e avviare un’idea imprenditoriale con alcuni amici, creando una bottega artigianale dove realizzare oggetti e accessori in ottone per aziende di arredamento.
Poi un giorno accetta la sfida che cambierà la sua vita: realizzare un letto su disegno. Per i suoi soci il progetto è troppo complicato, secondo loro non vale la pena perderci tempo, così Portos decide di continuare la strada da solo, e di provarci. Quando il letto è finito, è un grande piacere metterci la firma: Giusti Portos. Il cognome toscano e il nome romanzesco si accavallano a creare un marchio unico e riconoscibile.